lunedì 3 maggio 2021

Salvatore Allende - Enrico Bellone

 Il tempo che abbiamo atteso a manifestare la nostra contrarietà alla scelta di “cancellare” l’intitolazione di una delle nostre piazze a Salvador Allende a favore del Prof. Enrico Bellone, nasce dal profondo sentimento di affetto e di stima che ci ha legato, e ancora ci lega, a Enrico, punto di riferimento e amico personale di molti di noi.

Ma proprio questo profondo sentimento di stima e affetto che a Enrico ci lega e il rispetto della Sua intelligenza, delle Sue idee e del Suo amore per la verità ci spingono a manifestare la nostra determinata contrarietà a che il doveroso ricordo di Enrico diventi causa, o pretesto, della cancellazione della memoria della nobile figura di Salvador Allende che resta l'emblema di un supremo sacrificio per la democrazia in un periodo storico che ha visto, non solo il Sud America, attraversato da colpi di stato militare.
Non sono ancora passati 50 anni da quando è stato ucciso dai militari guidati da Augusto Pinochet e noi vogliamo continuare a ricordarlo con una piazza e le parole dell’indimenticabile Presidente della Repubblica Sandro Pertini: «Come Giacomo Matteotti, andò consapevolmente incontro al suo tragico destino. Egli, come Matteotti, ha gettato tra la libertà e la dittatura il suo corpo - ridotto ormai a una macchia di sangue dalla selvaggia aggressione - perché esso fosse il primo spalto della lotta dei cileni contro la dittatura.»
Convinti che la città debba onorare la memoria di Enrico Bellone a dieci anni dalla scomparsa crediamo che l'amministrazione possa trovare un luogo adatto e significativo senza sacrificare altre memorie di cui deve restar vivo il messaggio.

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